
In che modo sbagliare ha salvato un’impresa
Da Stefano Comoglio
28 Settembre 2015
Gli errori sono il carburante del successo

Servono investimenti per trovare uno spazio. Serve spazio per trovare un investimento. Era questo il dilemma che ha quasi portato alla chiusura di Impact Hub Berlin a solo un anno dall’inizio del progetto. Passiamo al 2015: l’hub è redditizio, stracolmo e indicato dal cancelliere tedesco come un modello nuovo di business di successo. Cosa hanno fatto per capovolgere la situazione?
Prima di tutto, hanno rifiutato di arrendersi. Non sottovalutate la perseveranza. Per una prova del suo potere basta azionare un semplice interruttore della luce: Thomas Edison ha provato più di 1.000 versioni della lampadina prima di perfezionare il progetto che ha cambiato il mondo. Sbagliate, ma non mollatee ricordatevi che perdete davvero solo quando vi rassegnate all’idea che non potete raggiungere i vostri obiettivi.

Il passo successivo era individuare ciò che era andato storto e ammettere pienamente gli errori. Il team di Berlino aveva accettato di non essere riuscito a implementare il proprio modello: “Diciamo tutto il tempo che si devono fare prototipi e non ne avevamo realizzato neanche uno” dice Nele. Senza un’analisi chiara e imparziale delle ragioni per cui qualcosa non ha funzionato non è possibile delineare una precisa visione di come sia possibile migliorare.

Scopri la storia sottesa alla cultura di innovazione di Impact Hub
Il passo successivo era individuare ciò che era andato storto e ammettere pienamente gli errori. Il team di Berlino aveva accettato di non essere riuscito a implementare il proprio modello: “Diciamo tutto il tempo che si devono fare prototipi e non ne avevamo realizzato neanche uno” dice Nele. Senza un’analisi chiara e imparziale delle ragioni per cui qualcosa non ha funzionato non è possibile delineare una precisa visione di come sia possibile migliorare.

Il trucco è pensare come uno scienziato e trattare ogni iterazione della propria idea come una possibilità di mettere alla prova un’ipotesi. Se risulta esatta, ottimo. Altrimenti va bene lo stesso: si sono ricavate preziose informazioni per rendere migliore il prossimo tentativo. Spostare la prospettiva oltre il modello binario successo/fallimento rende ogni risultato una vittoria.

Perché i vostri concorrenti in realtà sono vostri collaboratori
E rende molto più semplice esporsi in pubblico con i propri errori. Non c’è alcuna vergogna nell’ammettere che qualcosa non funziona se lo si considera come parte del percorso verso il successo. Ma perché condividere i fallimenti? In sintesi, per trovare il sostegno e i consigli di cui potreste avere bisogno per portare avanti il vostro progetto.

Per Impact Hub Berlin condividere la situazione con la comunità è stato il punto di svolta. “Abbiamo ricevuto un feedback fantastico” dice Nele. “Le persone apprezzano quando parli dei tuoi sbagli, di cos’hai imparato e di come puoi migliorare.” Mostrare di aver compreso i propri errori (e avere un piano per evitare di ripeterli) ha portato un membro della comunità a offrire uno spazio all’hub, risolvendo in un colpo solo il grande ostacolo alla realizzazione del progetto.
Quindi, la prossima volta che qualcosa va storto non arrendetevi. Riconoscete i vostri errori, analizzate cosa è successo e condividete le vostre scoperte. Preparatevi a sbagliare ancora e, questa volta, fatelo meglio.
Qual è la lezione più importante che avete imparato da un fallimento? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto.